Ci sono tanti lavori e servizi che possono rivoluzionare i tuoi spazi di casa e il modo di vivere la tua quotidianità. Si parla di ristrutturazione, rifacimento di bagno o cucina, opere di cartongesso fino ad arrivare all'imbiancatura. Ma soprattutto non possono mancare le utenze, per tale motivo vediamo come attivare la luce nella propria abitazione.

Richiedere di attivare la luce per la propria casa

Hai appena ristrutturato casa e vuoi goderti al massimo il relax? Ci sono diverse faccende da sbrigare prima di potersi godere lo spazio abitativo, come la gestione delle utenze. È normale avere un po' di confusione in merito e non sapere esattamente cosa fare, a chi chiedere, come scoprire dettagli sulla procedura o quali documenti consegnare. In tal senso possono correre in aiuto delle ottime guide su come attivare luce, in modo da aver ogni nozione necessaria sull'iter burocratico e le pratiche da seguire.

Ci sono due situazioni in generale che possono portarti a fare una richiesta di attivazione dell'utenza per la tua casa ristrutturata:

  • Assenza del contatore.
  • Presenza di un contatore ma che non à mai stato attivato prima.

Diversa è la situazione in cui il contatore è presente e disattivato ma ha già erogato il servizio in passato, in tal caso si parla di subentro. Da non confondersi con la voltura, in cui l'utenza à già attiva ed è necessario solo un cambio nominativo.

La procedura per attivare la luce

Abbiamo visto quando è necessario fare richiesta di attivazione della luce per iniziare a sfruttare al meglio i servizi di casa. Vediamo ora insieme qual è la procedura da seguire:

  • Contattare un fornitore del proprio territorio tramite i canali di contatti forniti dall'azienda.
  • Inoltrare la propria richiesta per attivare la luce secondo le disposizioni previste dal gestore.
  • Consegnare i documenti richiesti.
  • Compilare moduli e firmare contratti forniti dalla compagnia e rispedirli tramite posta, fax o PEC.
  • Il fornitore inoltrerà la richiesta al distributore locale entro 2 giorni di tempo.
  • Il distributore locale ha 5 giorni lavorativi per procedere con i vari lavori.
  • Il contatore verrà attivato nel giro di 7 giorni lavorativi e non oltre.
  • Il servizio è correttamente attivo e potrai sfruttare la tua nuova casa ristrutturata.

Quali documenti consegnare per attivare la luce?

Ma quali documenti è necessario consegnare per attivare correttamente la luce di casa? A seconda della tua situazione, i dati che ti verranno chiesti sono:

  • Dati anagrafici dell'intestatario (nome, cognome, codice fiscale).
  • Documento di identità valido dell'intestatario della fornitura.
  • Dati relativi all'immobile.
  • Indirizzo di fornitura.
  • Codice POD del contatore (se presente).
  • Potenza, tensione della fornitura elettrica.
  • Il fine della fornitura, cioè quale è l'utilizzo che se ne vuole fare (se differente da abitazione).
  • Estremi per il pagamento, come codice IBAN bancario.
  • Recapiti telefonici e mail.
  • Modulo di adesione con i dati necessari.

Quanto costa attivare la luce?

I costi per attivare la luce per la tua casa ristrutturata dipendono dall'offerta e dal tipo di mercato di appartenenza, cioè se questo è Tutelato o Libero. Ecco maggiori dettagli:
  • Mercato Tutelato, qui sono previsti 27,59 € di oneri amministrativi, 23 € come contributo fisso, 16 € imposta di bollo ed eventuale deposito di garanzia come cauzione.
  • Mercato Libero, 27,59 € di oneri amministrativi, quota stabilita dal fornitore, 16 € imposta di bollo ed eventuale deposito cauzionale a garanzia. Per altre informazioni riguardo il mondo luce e gas potresti trovare utile il sito ufficiale dell'Autorità ARERA, così da rimanere aggiornato su norme in vigore e prezzi della materia energia. La pagina la trovi a questo link.